Vogliamo che l’Italia diventi il luogo delle opportunità e chiediamo la fiducia sulla base di un cambiamento radicale. Se perderemo questa sfida sarà solo colpa mia. E’ il tempo del coraggio, che non esclude nessuno e che non lascia alibi a nessuno”.
Così il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi ha concluso l’intervento al Senato con il quale ha chiesto la fiducia.
Renzi ha parlato a braccio per oltre un’ora, toccando tutti i temi caldi dell’agenda politica, dalle riforme, alla Giustizia, all’immigrazione, con un’attenzione particolare alla scuola, a proposito della quale Renzi ha detto: “Non c’è politica che non parta dalla centralità della scuola”, annunciando poi che presto si recherà in alcune scuole del Nord Est, e poi al Sud.
Il semestre europeo è stato tra i primi temi toccati da Renzi, che ha affermato: “Se vogliamo immaginare un semestre europeo serio dobbiamo pensare a che Europa immaginiamo nel mondo che cambia, ma non saremo credibili se non riusciremo ad arrivarci senza sistemare ciò che dobbiamo sistemare a casa nostra”.
Più volte il segretario del Pd ha sottolineato la necessità di passaggi concreti e puntuali sulle cose da fare. Cominciando a parlare di riforme, il presidente del Consiglio è partito dalla necessità di semplificazione della macchina burocratica e della Pubblica amministrazione.