DOCUMENTO PROGRAMMATICO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CALENZANO

DOCUMENTO PROGRAMMATICO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CALENZANO

 

Una comunità sul sentiero del futuro

La comunità è la più grande ricchezza dell’essere umano. E’ attraverso la comunità che apprendiamo e sviluppiamo i valori guida delle nostre vite, è attraverso la comunità che scopriamo la solidarietà, la bellezza e il valore delle radici, dell’identità, della cultura, dello scambio, del lavoro. La politica nasce nella storia come dialogo e confronto all’interno delle società per governare la complessità crescente che si ritrovano a fronteggiare coloro che condividono un luogo per realizzare le aspirazioni individuali e collettive. Per affrontare queste sfide, la politica oggi ha il diritto e il dovere di prendere la guida dello strumento amministrazione, attraverso il quale rappresentare e tramutare in decisioni e politiche pubbliche la visione del mondo con la quale si propone in mezzo e di fronte ai cittadini.

Calenzano affronta nella prossima primavera le elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale e del suo sindaco. A questo appuntamento il Partito Democratico ha il dovere di presentarsi con un programma che non sia una tiepida articolazione di misure a sé stanti, ma che partendo dai bisogni quotidiani dei cittadini riesca a gettare lo sguardo sul futuro, alla città, dentro le città, che desideriamo vivere e realizzare nei prossimi 10, 15 anni. La Calenzano del 2030, che immaginiamo come il frutto maturo della grande eredità delle amministrazioni che hanno governato il comune negli ultimi 20 anni, che a noi tocca riuscire ad innovare nella continuità: vogliamo piantare semi nuovi nella nostra terra, forti di una storia importante, pronti a farci carico delle speranze e delle sensibilità vecchie e nuove dei calenzanesi, in grado di rispondere agli stimoli e alle sfide di un contesto sociale e globale che stupisce oggi per la velocità dei mutamenti.

Dobbiamo rimettere in discussione l’idea, forte in questi anni, che la libertà si ottenga attraverso l’eradicamento, la messa in discussione dei legami sociali. Perché libertà o è progetto comune o non è. Vogliamo contrastare lo spirito individualista, l’atomizzazione che contraddistingue il nostro tempo, la solitudine che spinge alla paura non solo del diverso, ma anche del vicino di casa. Perché la vera ricchezza di Calenzano è la sua comunità, è il suo tessuto sociale denso di volontariato, circoli, associazionismo. Un tessuto sociale al quale dare sempre maggiore spazio e riconoscimento, anche da parte delle istituzioni. Perché il valore di una comunità è la civile convivenza tra le persone che si realizza attraverso la partecipazione alla vita istituzionale, associativa e culturale, qualcosa su cui il Pd ha sempre lavorato e continuerà a lavorare.

I nostri valori sono quelli della Costituzione repubblicana, della Resistenza come riscatto di un Paese, dell’accoglienza, dell’inclusione sociale, dell’ecologia. Vogliamo che Calenzano si caratterizzi come comune verde, pensiamo sia arrivato il momento di accettare la sfida "consumo di suolo zero".
Crediamo che l’equità sociale si realizzi innanzitutto con l’accesso ai servizi. Riteniamo che i nostri parchi e le nostre campagne possano diventare un elemento caratterizzante per Calenzano e un patrimonio per le future generazioni, e che ci siano le condizioni per incentivare un’economia e un’attività turistico-ricettiva sostenibile e di qualità. Lo sviluppo economico deve passare dalla rigenerazione di tante aree industriali dismesse, mentre è indispensabile favorire l’efficientamento energetico di edifici pubblici e privati e sviluppare una mobilità collettiva sostenibile, anche per combattere il cambiamento climatico. Crediamo determinante la salvaguardia di un polmone verde nella piana fiorentina, il Parco della Piana.

Noi siamo questo. Sappiamo bene che la politica è mediazione, valorizzazione delle idee e di chi meglio le può rappresentare. È con questo spirito adottiamo questo documento programmatico, che vuole essere la guida e lo slancio con cui vogliamo presentarci, nei prossimi mesi, ai cittadini calenzanesi per dipingere assieme a loro, attraverso percorsi di partecipazione attiva, l’immagine della Calenzano del 2030, e ribadire attraverso la politica i principi che la devono guidare nel quotidiano.

 

 

Luoghi da vivere, muoversi fra le opportunità

Consumo di suolo ZERO – per la rigenerazione degli spazi urbani

Oggi Calenzano sfiora i 18.000 abitanti. Il nuovo piano strutturale intercomunale a consumo di suolo “sotto zero” prevede che si possa costruire ancora soltanto dismettendo altre aree oggi edificate, magari a carattere industriale. In linea con le previsioni pregresse, quel piano pone un limite alla crescita della città a 21.000 abitanti. Crediamo però che l’espansione degli ultimi anni richieda oggi un rallentamento e una riflessione e che quella soglia debba rimanere lontana. Il consumo di suolo ZERO deve diventare una realtà tangibile ed effettiva: anche a Calenzano il tema della rigenerazione urbana, da utilizzare non per giustificare qualche operazione immobiliare, ma come elemento di ritessitura dei concetti fondativi della città, attraverso la valorizzazione degli spazi pubblici, una salvaguardia “attiva” del centro storico, la valorizzazione intelligente delle emergenze storico-culturali (ove emergenze non sta ad indicare temporalità ma il divenire manifeste), del verde urbano, dei servizi di quartiere per ricondurre la vita quotidiana a un benessere normale in cui siano sempre presenti la bellezza e la cultura. La strategia principale per dare competitività alla dimensione locale e attrarre investimenti, è dare efficienza, sicurezza e vivibilità alla nostra realtà urbana. Serve affrontare il tema degli edifici la cui costruzione risale al dopoguerra, con tecniche e materiali ormai a fine vita. Occorre inoltre trovare destinazioni diverse o nuove a quegli spazi nel nostro territorio che hanno esaurito, da tempo o recentemente, la loro funzione. In particolare, il cementificio, l’area ENI, alcuni capannoni dismessi in vari punti dell’agglomerato urbano. Per quanto riguarda invece la polveriera di Carraia, qualora la destinazione d’uso turistico-ricettiva non riscuota manifestazioni d’interesse, occorrerà portare avanti una riflessione con i cittadini di Carraia per ricercare una diversa finalità che preveda in ogni caso la bonifica dell’area e la sua valorizzazione naturalistica.

Un centro da vivere, spazi, parchi e ville da aprire. Frazioni da valorizzare

Il centro cittadino, con le nuove piazze e l’accentramento dei servizi pubblici ancora da ultimare, deve essere luogo privilegiato per sempre maggiori eventi, disegnando i prossimi interventi di viabilità e arredo urbano al fine di favorire la creazione di spazi di socializzazione in sintonia con gli esercizi commerciali. Lo stesso ragionamento vale in tutte quelle strade e quelle piccole piazze che sul territorio comunale, sia nella parte urbana che nelle frazioni, hanno vocazione commerciale, di intrattenimento e di ristoro. Anche nelle frazioni devono essere promossi e valorizzati i “centri” di aggregazione, e realizzati interventi di sistemazione delle strade, del verde e degli arredi urbani, affinchè nessuna area del nostro comune possa sentirsi trascurata.  

La realizzazione del parco delle Carpugnane dovrà rappresentare una ricucitura del tessuto urbanistico fra l’area di Settimello, il centro e la Fogliaia, ed essere attrezzato perché possa essere vissuto quotidianamente dai calenzanesi, non solo per l’attività fisica individuale e di gruppo ma anche per ospitare eventi sociali, culturali di rilievo. Un obiettivo imprescindibile è il recupero dei giardini delle ville. Se per Villa del Carmine l’amministrazione sembra vicina al risultato, posto decenni fa, per Villa Peragallo non sono stati fatti significativi passi avanti: è tempo di compierli.

Fare impresa a Calenzano: innovazione, natura e turismo

Calenzano è densa di imprese artigiane e di alcune realtà industriali che oggi ci chiedono servizi all’altezza delle loro possibilità di crescita, e in questo fino ad oggi l’amministrazione comunale ha saputo rispondere efficacemente. Occorre mantenere questo standard e riuscire ad andare oltre per incentivare e accompagnare la digitalizzazione e la contaminazione professionale: soprattutto bisogna riuscire ad attrarre l’innovazione, per avere un salto di qualità nel nostro tessuto economico e garantire buoni e duraturi posti di lavoro, ad alta intensità di conoscenza. Serve poi favorire percorsi di sviluppo per i settori che nel nostro territorio hanno grandi margini di crescita: l’agricoltura e soprattutto il turismo, che può vivere della doppia forza dell’eccezionale patrimonio naturale di Calenzano, della valorizzazione della nostra storia e delle sue testimonianze fisiche e immateriali, e della vicinanza con Firenze e con Prato. Calenzano può a tutti gli effetti aspirare a presentarsi come porta verde della città metropolitana, nel quale ci si reca per godere dell’arte e della cultura che sono da sempre il biglietto da visita della Toscana, e insieme per praticare ogni tipo di attività sportiva all’aperto, per riscoprire la civiltà contadina, i suoi sapori, le sue pratiche, l’economia e il cibo slow.

Parco della piana

Come Comune appartenente all’area metropolitana, Calenzano dovrebbe essere un tassello fondamentale del Parco della Piana, un immenso polmone verde che ricuce, rimette insieme e connota i territori della piana fiorentina nel segno della difesa dell’ambiente e del suolo. Per quanto riguarda l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, crediamo sia necessario proseguire nel percorso giudiziario intrapreso con il ricorso al TAR assieme ad altri 6 comuni, per rimettere in discussione un’opera che ha peccato innanzitutto della mancanza di dibattito aperto e trasparente sul modello di sviluppo che vogliamo per questa area della Toscana. Un dibattito che la legge regionale per la partecipazione avrebbe fra l’altro consentito nelle forme più moderne e sperimentate.

Muoversi deve essere più semplice, e più verde. Mobilità ciclabile, pianificazione e infrastrutture

Vogliamo che la mobilità ciclabile a Calenzano vada oltre gli slogan e diventi realtà. Ereditiamo delle passate amministrazioni una buona rete di piste, altre in costruzione e altre in progetto, ma ad oggi i cittadini che ne usufruiscono nella loro quotidianità per motivi di lavoro e di studio sono davvero troppo pochi. Quello che manca è una vera intermodalità, da realizzare con alcune accortezze di segnaletica, arredo urbano e viabilità, ma soprattutto collegamenti ciclabili sicuri ed effettivi con i comuni circostanti.

Da questo punto di vista crediamo indispensabile per il futuro che la programmazione strutturale, realizzata da poco con il comune di Sesto Fiorentino, debba allargarsi ancora, quantomeno al Comune di Campi Bisenzio e certamente alle aree di Prato e Firenze nord, delle quali Calenzano rappresenta uno snodo logistico e viario che non può subire scelte prese unilateralmente da altri.

Occorre un adeguamento infrastrutturale che possa liberare ulteriori margini di crescita grazie al movimento di merci e persone, attraverso il completamento della Perfetti Ricasoli e il potenziamento della linea ferroviaria, per arrivare ad avere un vero e proprio servizio metropolitano. Indispensabile, da questo punto di vista, è il completamento del sottoattraversamento dell’alta velocità a Firenze. Monitorare il funzionamento delle linee Ataf 2 e 57, nonché delle linee extraurbane, per renderle eventualmente più efficienti in collaborazione con la città metropolitana, anche sviluppando ulteriori servizi di trasporto locale dedicati alle frazioni. La stazione ferroviaria del Pratignone deve diventare centrale per i collegamenti del nostro comune e rappresentare il vero snodo della mobilità dolce verso il polo sportivo e quello universitario. Può essere anche individuata, sia a scopo di rimessa che a scopo di integrazione della mobilità turistica, un’area nella zona sud ove realizzare un parcheggio attrezzato per i camper, che ad oggi rimangono per mesi negli spazi più diversi.

 

Una comunità viva. Coesa, attiva, accogliente, sicura.

A partire dalla partecipazione

La prassi dell’amministrazione uscente di discutere preventivamente il bilancio assieme ai cittadini, in un percorso capillare sul territorio, è una buona pratica che deve essere proseguita e alla quale destinare sempre maggiore valore, anche come incisività della discussione che in quei luoghi può servire a prendere decisioni rilevanti per i quartieri e le frazioni. Occorre dare sempre maggiore spazio alla partecipazione dal basso, che non deve essere un modo per la politica di liberarsi delle proprie responsabilità, ma un metodo di coinvolgimento vero del cittadino sui temi che più gli stanno a cuore, dall’ambiente alla viabilità, dai servizi alla cultura.

La Calenzano dello Sport

Calenzano possiede oggi un polo sportivo di alto livello, che si allargherà presto con la costruzione della piscina olimpionica e che deve essere tutelato e valorizzato. Non devono essere tenute in minor conto le tante altre realtà presenti nel nostro comune, da quelle legate ai circoli e alle palestre, a quelle che si sviluppano attraverso gli itinerari naturalistici, sui quali occorre un vero e proprio investimento per renderli sempre più fruibili e sicuri, in grado di favorire l’attività fisica a tutte le età. Riteniamo che lo sport debba avere un ruolo fondamentale per la salute dei cittadini e per il loro sentirsi comunità, che sia un mezzo di socialità e di educazione ad una vita sana, all’integrazione, ad una vita attiva. Per questo ci adopereremo per tutelarlo e promuoverlo, in tutte le sue forme.

 

Più spazi e opportunità per i giovani

L’allargamento degli spazi di studio e di socializzazione culturale deve rappresentare la prima risposta ai fenomeni dell’abbandono scolastico, del vandalismo, dei sentimenti di esclusione e marginalizzazione che troppo spesso colpiscono adolescenti e giovani adulti. La nuova biblioteca “Civica” di Piazza del Sapere, il centro Giovani e lo sportello Giovani sono testimoni importanti di quanto è stato fatto in questi anni, ma vogliamo andare avanti: individuare nuovi spazi di studio e migliorare i servizi di orientamento, anche in ambito lavorativo.  Ai giovani di Calenzano dobbiamo essere in grado di fornire più spazi e opportunità: il comune può agire direttamente istituendo borse di studio per coloro che si dedicano a temi di specifica rilevanza sociale ed economica, emanando bandi diretti a stimolare l’iniziativa imprenditoriale dei giovani che scelgono di mettersi in gioco sul territorio calenzanese, facendo sistema con le scuole e l’università per accompagnarli all’età adulta.

Al fianco degli anziani

Gli anziani di Calenzano sono un tesoro di storia e di cultura, un patrimonio che attraverso l’associazionismo si mette spesso a disposizione di tutta la comunità. Molti di loro hanno però bisogno di servizi sempre migliori per affrontare i problemi di salute e il rischio di solitudine che l’invecchiamento porta con sé. Nel concreto, occorre agire per migliorare le strutture di soggiorno estivo a disposizione del comune; per favorire i servizi di trasporto per le esigenze più diverse, da quelle fisiche a quelle di consumo e intrattenimento, fino a quelle spirituali e sociali, con la partecipazione delle associazioni; per stimolare le attività ludiche e sportive dedicate alla terza età, nonché continuare a garantire l’uso degli orti sociali, vera politica di coesione e buona pratica del nostro territorio.

Rendere la comunità “sicura” significa prendersene cura

È indispensabile che la politica affronti il tema della sicurezza urbana, che da un lato risponde ad una reale necessità di risposta ad alcuni fenomeni di microcriminalità e di criminalità ambientale, dall’altro trova una sensazione e percezione di insicurezza generalizzata alla quale non si può rimanere indifferenti. Lo Stato, e così un’amministrazione comunale che vuole essere vicina ai cittadini, come dal dettato costituzionale, deve dare ascolto e risposte a queste problematiche, pena l’accrescersi di un sentimento di impotenza e di ingiustizia che può rovinare le relazioni sociali. Il nostro faro deve essere la prevenzione e innanzitutto la prevenzione del degrado: l’abbandono di rifiuti ingombranti e industriali in zone urbane ed extraurbane, la cattiva illuminazione, la mancata manutenzione del verde pubblico e il permanere di edifici abbandonati sono i primi fenomeni da combattere. In parte si tratta di semplici attenzioni amministrative; in parte di violazioni della legalità, in particolare sul tema rifiuti, che devono essere combattute con un maggior controllo del territorio e con l’utilizzo delle tecnologie di videosorveglianza, chiedendo alle istituzioni di livello superiore di attivarsi per risolvere il problema a livello industriale e regolatorio. Rispetto invece al tema dell’accoglienza, siamo fermi nell’affermare che non si tratta di un problema di sicurezza in sé, ma che rischia di diventarlo se non si provvede promuovere la reciproca conoscenza e rispetto, fornendo a chi arriva nel nostro comune tutti gli strumenti per imparare la lingua italiana anche in contrasto con il nuovo “decreto sicurezza” che mira a ridurli con l’obiettivo di abbattere l’integrazione, e provvedendo a creare percorsi di inserimento nella nostra comunità che eviti ai migranti di finire nelle maglie della criminalità organizzata. E anche informando correttamente i cittadini, promuovendo una cultura della solidarietà per evitare fenomeni di insofferenza sociale e razzismo.

La sicurezza deve esprimersi attraverso tante attività di prevenzione, con il desiderio del rispetto della legalità in tutte le sue forme e nella consapevolezza che in una comunità ci debbano essere diritti ma anche doveri per tutti.

Un’istituzione a fianco dei cittadini

Cultura e conoscenza, valori fondanti della comunità

La conoscenza, che si declina attraverso l’istruzione, primaria e superiore, la formazione continua, lungo tutto l’arco della vita, e attraverso la cultura deve continuare a essere un valore fondante della vita della nostra comunità.

A partire dalle scuole, è importante fare sistema fra le realtà culturali del territorio: associazioni, teatro delle Donne, scuola di Musica, la Stazione, il Castello, attività culturali dei circoli, feste popolari, rievocazioni storiche e tutte le iniziative che ruotano attorno alla biblioteca. “Civica” è un fiore all’occhiello per il nostro comune, spesso vista come luogo di aggregazione oltre che di studio. Da questo punto di vista, alcuni disagi per l’utenza dovranno portare a una riflessione su spazi ulteriori di studio o di socializzazione, ripensando anche lo Spazio 180. E’ altresì necessario migliorare il rapporto con il Campus di Disegno industriale, contenitore di energie e risorse innovative ancora non espresse completamente nel nostro territorio.

Attraverso tutti questi soggetti e istituzioni, occorre stimolare l’educazione permanente, indirizzata a tutte le età, con un’azione trasversale delle agenzie formative del territorio. Il conoscere per limitare ignoranza, superficialità e arroganza che si prestano alla manipolazione. Per comprendere la complessità del mondo in cui viviamo è sempre più importante essere cittadini consapevoli.

Pari opportunità, a partire dagli asili nido

Siamo convinti sostenitori delle pari opportunità fra uomo e donna, e della necessità di tutelare le madri lavoratrici. Per questo il nostro comune dovrà impegnarsi ad aumentare i posti e ad abbassare i costi degli asili nido, che rappresentano la prima frontiera per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne. Sono stati fatti investimenti importanti in questi anni e occorre andare avanti con la realizzazione di nuove strutture che rispondano a tutti gli standard legislativi e pedagogici per l’educazione della prima infanzia.

A scuola va il nostro futuro

Sarà importante avviare un tavolo permanente di lavoro tra amministrazione e Istituto comprensivo per continuare a garantire la qualità e l’entità dei fondi messi a disposizione dal comune per il POF. Il buon livello qualitativo oggi raggiunto nei servizi scolastici tutti deve essere mantenuto, continuando con la programmazione delle ristrutturazioni annuali delle strutture, anche a scopo di riqualificazione energetica, nonché realizzando nuove strutture scolastiche e sportive dedicate. Serve una verifica dei mutamenti nelle esigenze delle famiglie rispetto ai servizi dedicati al tempo libero dei bambini; monitorare il servizio del trasporto e del pre e post scuola, collaborare con le associazioni che costantemente operano sul nostro territorio, integrando, con il loro supporto, i servizi stessi offerti. Un tema di grande attenzione è certamente quello della mensa e scolastica: servirà gestire e controllare il trasferimento/conferimento del servizio mensa in Qualità e Servizi, avendo come priorità mantenere l’alto livello del servizio offerto in questi anni, contenendo il costo addebitato all’utente, e conservando la possibilità dell’Ente di intervenire sulle scelte etiche e/o politiche.

Più servizi per la Casa della salute

La struttura sanitaria sotto il nuovo palazzo comunale può ancora esprimere grandi potenzialità in termini di servizi offerti: lavoreremo con la Società della Salute perché diventi sempre più centrale e utile per i cittadini calenzanesi, anche verificando a livello comunale che tipo di specializzazioni mediche ed esami non sono ancora disponibili, sia negli spazi pubblici che in quelli privati.

Acqua pubblica

Per quanto riguarda Publiacqua, è stato importante raggiungere il blocco delle tariffe per 4 anni e impostare un percorso per tornare ad avere un’acqua di proprietà pubblica. Occorre proseguire su questa strada e riuscire ad adeguare le tariffe al ribasso, visto che oggi si caratterizzano per essere fra le più alte d’Italia.

Combattere il cambiamento climatico e prevenirne i danni. Ambiente, differenziata, verde pubblico

Gli effetti devastanti del cambiamento climatico sono sempre più avvertibili anche nei nostri territori. Il loro contrasto non è entrato a far parte dell’agenda politica del nostro Paese. I Comuni possono giocare un ruolo di primo piano nella lotta a questo fenomeno.

Dal punto di vista del ciclo dei rifiuti, Calenzano è stato capofila nella piana per introduzione e implementazione della raccolta differenziata. Oggi dobbiamo porci l’obiettivo di sfondare le percentuali su cui siamo bloccati (60%) attraverso nuove sperimentazioni, che risolvano al tempo stesso il problema degli abbandoni vicino ai cassonetti o in zone rurali. In questo senso sono interessanti i modelli che integrano porta a porta e isole ecologiche altamente tecnologiche, automatizzate e controllate, modelli che consentono di responsabilizzare cittadini e imprese rispetto alla quantità di “scarti” prodotti, legando il peso del rifiuto non differenziato, singolarmente prodotto, alla tariffazione in bolletta.

Il tema ambientale si riflette naturalmente su alcune infrastrutture strategiche di cui si dibatte da tempo nel nostro territorio. Per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti, solo l’aumento della raccolta differenziata, che per noi è obiettivo prioritario, può limitare la costruzione di nuovi termovalorizzatori, puntando su un modello di economia circolare che si esplica soprattutto nel maggior riutilizzo del materiale riciclato. Si tratta di una riflessione che il nostro comune deve stimolare a livello regionale, per il raggiungimento di soluzioni condivise per l’impiego delle migliori pratiche e delle migliori tecnologie ad oggi disponibili. Il cambiamento climatico causato dallo sviluppo non sostenibile delle società umane richiede un’attenzione particolare nella gestione delle risorse naturali e nel riciclo dello scarto derivante dal consumo e dalla produzione. Anche il dissesto idrogeologico è un rischio da non sottovalutare. La manutenzione dei corsi d’acqua deve proseguire con la realizzazione e il mantenimento di quei “corridoi ecologici” previsti nel piano infrastrutturale, e allargarsi ad una maggiore supervisione dei piccoli corsi d’acqua che costellano le nostre colline.

Una particolare attenzione occorre al verde pubblico, sul quale è necessario che l’azione amministrativa riesca ad intervenire con maggior celerità nel taglio dell’erba ed altra manutenzione, e portare avanti un monitoraggio continuo sul funzionamento degli impianti di irrigazione, e sul decadimento degli arredi urbani, sul funzionamento e sull’efficacia dell’illuminazione notturna.

 

Congresso regionale, primarie PD: eletta segretario Simona Bonafè

Il 14 ottobre 2018 si sono svolte le primarie per l'elezione del segretario regionale del PD Toscana.

A Calenzano hanno votato 120 persone. 79 voti per Simona Bonafè, 41 per Valerio Fabiani.

A livello regionale si sono recati nei circoli circa 46.000 elettori toscani. 

Con il 63% dei voti è Simona Bonafè la nuova segretaria del Partito Democratico regionale. 37% per Valerio Fabiani.

 

Grazie ai volontari che ci hanno aiutati a tenere aperto il seggio nella giornata di domenica.

Facciamo un passo avanti

Facciamo un passo avanti.
A Calenzano ci attende un appuntamento elettorale importante per la vita del nostro comune, ovvero le elezioni amministrative che si svolgeranno nella prossima primavera.
In una comunità decidere il modello di sviluppo, la qualità dei servizi, come migliorare il benessere dei cittadini, selezionare una squadra che sia in grado di realizzare un programma di legislatura, rimane il momento più alto e nobile per chi come noi fa politica sui territori.
La Costituzione repubblicana affida ai partiti e alla politica il compito di interpretare i bisogni, tradurli in bene comune, selezionare la classe dirigente.
La politica per rispondere a pieno al suo fine ultimo, che non è accaparrare consensi ma aiutare le persone a vivere meglio, ha bisogno di un solo carburante: il dialogo.
Il dialogo è l’essenza della politica, il dialogo è l’elemento per correggere gli errori, per giungere a verità condivise, che potranno essere rimesse in discussione proprio perchè condivise.
L’assenza di dialogo nella politica impoverisce inevitabilmente una comunità.
A Calenzano ci sono diverse formazioni politiche che, come noi, condividono la bellezza della Costituzione repubblicana, il valore della Resistenza come riscatto del Paese, che ritengono sia necessario un nuovo umanesimo che metta al centro l’uomo e i suoi bisogni, che ritengono l’accoglienza un valore, che si debbano creare le condizioni perchè nessuno si senta escluso. Come noi ritengono che il nostro pianeta meriti un’attenzione e un rispetto maggiori, che possa esistere un mondo di pace con più giustizia. Questi e molti altri sono i temi e i valori che ci uniscono.
Siamo convinti che questa condivisione esista anche sulla visione del nostro territorio, e sulle proposte da portare ai cittadini calenzanesi per costruire il loro futuro.
Noi vogliamo che Calenzano si caratterizzi come comune verde.
Noi pensiamo sia arrivato il momento di accettare la sfida "consumo di suolo zero".
Noi pensiamo che l’equità sociale si realizzi innanzitutto con l’accesso ai servizi.
Noi riteniamo che l’associazionismo debba assumere un ruolo sempre più importante per la comunità.
Noi riteniamo che il parco delle Carpugnane possa diventare un elemento caratterizzante per Calenzano e un patrimonio per le future generazioni.
Noi riteniamo ci siano le condizioni per incentivare un’attività turistico-ricettiva sostenibile e di qualità.
Noi riteniamo che lo sviluppo economico debba passare dalla rigenerazione di tante aree industriali dismesse.
Noi riteniamo necessario favorire l’efficientamento energetico di edifici pubblici e privati e sviluppare una mobilità collettiva sostenibile, anche per combattere il cambiamento climatico.
Noi riteniamo determinante la salvaguardia di un polmone verde nella piana fiorentina, il Parco della Piana.
Noi siamo per affermare il principio di politica partecipata, che coinvolga sempre la comunità nelle scelte importanti.
Noi riteniamo un valore l’eredità che ci consegnano le precedenti amministrazioni.
Noi siamo questo.
Sappiamo bene che la politica è mediazione, valorizzazione delle idee e di chi meglio le può rappresentare.
È con questo spirito che pubblicamente vi invitiamo ad una riflessione, e vi esortiamo a fare un passo avanti.
E a farlo adesso prima che i giochi siano compiuti.
Il tempo stringe per tutti.
Se vogliamo provare a disegnare la Calenzano del futuro insieme, noi ci siamo.
Gli strumenti per rappresentare e far emergere le idee e le persone migliori ci sono.
La nostra porta è aperta.
 

La segreteria PD Calenzano

PD Calenzano: pronti a parlare con tutte le forze progressiste

Dopo la lettera di Salvatore Cardellicchio pubblicata venerdì 13 luglio sulle pagine del settimanale Bisenzio7, il segretario del PD Calenzano, Paolo Santini, risponde positivamente all'appello con la seguente lettera, rivolta all'ex segretario e a tutte le forze del centrosinistra:

 

"Caro Salvatore,

siamo stati sorpresi piacevolmente dal tuo appello pubblicato sulle pagine di Bisenzio7 venerdì scorso. Piacevolmente, perché sentiamo di condividere gran parte dell’analisi che tu stesso fai della situazione politica nazionale e locale. La necessità di confrontarsi e di dialogare con la società e con le altre forze politiche è per noi indispensabile ed è con questo spirito che, negli ultimi mesi, abbiamo organizzato alcuni appuntamenti con le associazioni del territorio e con esponenti della politica nazionale. Con lo stesso spirito abbiamo condiviso con le altre forze politiche di maggioranza presenti in Consiglio comunale la verifica di mandato del nostro sindaco, per supportarlo e accompagnarlo nella realizzazione dei punti del programma nell’anno scarso che rimane a questa amministrazione, a compimento del grande lavoro svolto in questo decennio. Confessiamo una punta di amarezza: non vediamo infatti perché tu non possa tornare in mezzo alle nostre assemblee a portare il tuo contributo. Nonostante ciò, possiamo dirlo senza timore di essere smentiti: il Partito Democratico a Calenzano è pronto e disponibile a parlare con tutte le forze progressiste che abbiano a cuore i valori di giustizia sociale, equità, solidarietà per costruire una piattaforma programmatica e un percorso condiviso verso le elezioni amministrative del 2019 e oltre quell'appuntamento, nell'ottica di un rinnovamento di tutta la nostra area politica. Raccogliamo quindi il tuo appello, e invitiamo a farlo tutte le forze del centrosinistra."

 

Paolo Santini

A cena con Gianni Pittella – Orizzonte Europa

Il PD Calenzano organizza per venerdì 29 giugno una cena alla Casa del popolo di Calenzano con il senatore Gianni Pittella, già capogruppo dei Socialisti&Democratici al Parlamento Europeo, per discutere del futuro dell'Europa, perchè possa essere più giusta, più forte, più democratica. Parleremo anche del ruolo dei progressisti e riformisti, che devono tracciare strade nuove per un'Unione Europea che sappia rispondere alla sfida dei partiti sovranisti attraverso politiche per il lavoro e di maggiore solidarietà fra i Paesi membri. Assieme al Senatore interverrà il segretario metropolitano del PD, Marco Recati.



CENA €15 – bambini e ragazzi 10€

Via Puccini 79 – Calenzano



Per info e prenotazioni:

– Al bar della Cdp

– Tel Paolo 3298119646 / Alberto 3479923585
info.pdcalenzano@gmail.com

– scrivendo un messaggio alla pagina Pd Calenzano